23 Novembre 2020
Di
Federica Verona

L'abitare cooperativo, il cantiere di Argelati

L'abitare cooperativo, il cantiere di Argelati

Ultima tappa del nostro tour, arriviamo verso le 17.00 in Via Argelati dove ci aspetta Giuseppe Failla, vice coordinatore del progetto che ci sta per raccontare. La giornata è stata ricca di incontri ed esperienze il sole ancora illumina, nonostante inizi a fare fresco. Ci posizioniamo davanti alla porta di ingresso del cantiere che è molto vicino al parco Segantini visitato la stessa mattina, non possiamo entrare per rispettare i protocolli soprattutto in tempi di Covid. 

Dopo una breve introduzione, sia da parte di Super che di Gruppo Cap, Giuseppe inizia il suo racconto con il sottofondo dei muratori che stanno lavorando, nonostante sia sabato.L’iniziativa edilizia è promossa da una cooperativa che si chiama CCL cerchicasa, ci racconta, che prende il nome dal Consorzio a cui è affiliata: il CCL. Ma cos’è CCL? E’ un consorzio di cooperative di abitanti che nasce 45 anni fa e ha costruito in città di Milano e Provincia 14.000 alloggi. Della famigli di CCL fanno parte SSA, una cooperativa di gestione condominiale e servizi all’abitare e Noicoop, promotrice insieme a Super dei tour, e che è un’associazione di promozione sociale che si occupa di alimentare, a partire dalla cultura, la vita condominiale promuovendo iniziative e laboratori per identificare quali attività i soci, insieme, faranno negli spazi comuni attivando anche attività di scambio tra abitanti e quartiere. SSa e Noicoop vengono raccontati nel percorso che viene fatto con i soci in fase di progettazione. Una cooperativa di abitanti è formata da persone che hanno un bisogno abitativo e decidono di mettersi insieme per fare la propria casa in un rapporto mutualistico. I vantaggi sono innanzitutto economici perché vi è la pura ripartizione dei costi e non si fanno utili. Il secondo vantaggio è quello di partecipare a tutte le fasi della costruzione e quindi delle varie decisioni tanto che i soci entrano nei consigli di amministrazione delle cooperative e fanno parte di una commissione soci e questo è un modo per partecipare a tutto il percorso. In molti diranno che di cooperative ne abbiamo sentito parlare e non sempre bene, ma c’è cooperazione e cooperazione, il CCL ha invece una lunga storia ed è promotore di una serie di scelte come il codice etico, l’adesione alla carta dell’Habitat di Confocooperative, ma soprattutto non esiste una cooperativa senza soci, non si avvia una iniziativa se non c’è l’80% dei soci e non si acquistano le aree se non è concluso l’iter autorizzativo e se non c’è il permesso di costruire. In questo modo i soci vengono tutelati senza che si utilizzi prima il loro denaro.

Giuseppe ci spiega che Argelati ha una storia particolare, nasce in un quartiere molto interessante e molto ambito, proprio li vicino c’è un’altra iniziativa di Ccl in Ripa, come anche in Via Pichi, è un’area in cui si sta costruendo molto. Argelati, in particolare è un’iniziativa di edilizia libera con tre edifici, 56 alloggi e 68 box. Si realizzeranno anche delle opere di urbanizzazione molto importanti, la prima su via Argelati addolcendo la curva e rendendo il percorso lineare. In Via Argelatina, invece, che è così soprannominata dal team di lavoro ci dice Giuseppe sorridendo, verrà realizzata una pista ciclabile che unirà il parco Segantini al parco Baden Powell, facendoci vedere le baracche di cantiere, Giuseppe ci racconta che lì ci sarà una piazzetta privata, cioè di proprietà del condominio ma ad uso pubblico. Il costo dell’alloggio è di 3150 euro al mq, gli edifici hanno altezze differenti e sono stati progettati dall’architetto Vincenzo Gaglio e dall’architetto Luca Mangoni, famoso anche per le sue performance artistiche in quanto figurante di Elio e le storie tese. La fine dei lavori è prevista per la fine del 2021,”la stessa data prevista per la realizzazione dell’edificio del Gruppo Cap” dice Silvia, ma quella di Argelati è una iniziativa partita nel 2012, uno dei pochi svantaggi in cooperativa è proprio quello del tempo, perché spesso bisogna fare i conti con l’iter autorizzativo e in questo caso è stato molto complicato. 
L’area è stata caratterizzata inoltre da un importante intervento di bonifica, e due metri sotto a dove ascoltiamo Giuseppe passa uno dei canali fognari più importanti di Milano che va al depuratore e proprio per questo è stato messo in sicurezza.

Inoltre il primo progetto è stato modificato per un vincolo della Sovrintendenza il secondo progetto è stato rivisto, il terzo progetto è quello definitivo che prevede quattro sale comuni di cui due sono condominiali, una è il deposito delle biciclette coperto. Uno dei presenti chiede se ci sono anche le cantine, che chiaramente sono previste, dice Giuseppe. Poi c’è un’altra sala che oggi è condominiale ma che si sta lavorando affinché possa essere convenzionata. Grazie al lavoro di Noicoop, insieme ai futuri abitanti si deciderà l’uso degli spazi comuni attraverso una serie di incontri, tali usi saranno normati da un regolamento di uso che verrà allegato al regolamento condominiale. Giuseppe, ci racconta anche che la Cooperativa, in accordo con SSA, ha deciso di fornire un defibrillatore che verrà installato in portineria e che sarà disponibile anche per il quartiere. 
I partecipanti, rapiti dal racconto di un processo così vario e diverso dal solito, fanno qualche domanda e qualcuno addirittura scambia con Giuseppe i contatti per avere qualche informazione in più. Sono le 17.30, è stata una giornata densa e così ci salutiamo andando ognuno per la sua strada.

Testo e fotografie di Federica Verona
Il cantiere di Argelati è stato visitato da Super il 26 settembre 2020, primo di una serie di tour organizzati nell'ambito del progetto di coinvolgimento della cittadinanza per la futura sede del Gruppo Cap. I tour sono momentaneamente sospesi nel rispetto del DPCM.