27 Luglio 2018
Di
Federica Verona

9091: Prima parte, la costruzione della mappa sonora

Giovedi 26 luglio ore 14.45, appuntamento da Sartori, in Piazza Luigi di Savoia, una delle gelaterie più antiche di Milano "gusti artigianali in un chiosco vivace". Sartori è uno di quei luoghi che incrocia la 90 e la 91 a pochi metri. 

Ad attendermi Irem Okandan, studentessa del Politecnico di Milano che ha già lavorato sulle linee  90 e 91 in occasione del corso di Urban Etnography e che vuole fare diventare questo lavoro una tesi di master. Insieme, per il progetto 9091 di Super, stiamo costruendo una mappa che evidenzi gli elementi urbani che 9091 congiunge: luoghi della cultura, del culto, del tempo libero, del lavoro etc. Oltre a Irem, Veniero Rizzardi un musicologo, le sue aree di ricerca riguardano i repertori musicali contemporanei (estetica, analisi, storia culturale) e la storia delle tecnologie musicali. Il suo ruolo? Costuire una mappa sonora che raccolga la dimensione umana e quotidiana di 9091.

Al progetto, che verrà messo in scena durante la festa finale di Super il 12, 13, 14 ottobre 2018, non lavoreremo solo noi, ma anche altri tre artisti: Giuseppe de Mattia, Milk Train (Giampiero Sanguigni) e Bianca Asmara Curti, ma non è ancora tempo di svelare tutto.

In Piazza Luigi di Savoia prendiamo alle 15.00 esatte la prima 91 a tiro in direzione Lotto con l'intenzione di fare un giro completo e iniziare a costruire la mappa sonora e verificare la mappa dei luoghi. 

A quell'ora non c'è molta gente, Veniero si muove a cercare dialoghi, suoni, commenti. Un gruppo di donne calabresi, parlano della famiglia. Un ragazzo arabo parla al telefono a voce alta. La voce automatica che indica ogni fermata. Lo sfiato vicino alla frenata, il rumore netto delle porte che si aprono.

Dal finestrino, un punto di osservazione sulla città, da Bovisa al Portello. I commercianti arabi accaldati alla porta del negozio, uno di loro si asciuga con il fazzoletto. Il cambio del mezzo a Piazzale Lotto, tutti scendono per salire nel mezzo successivo, pieno di gente. 

Una famiglia africana: madre padre e due bimbi che parlano tra loro in italiano. Due donne arabe e bellissime con lo Hijab e due bimbi uno in braccio e uno nella carrozzina che trova spazio tra i viaggiatori. Irem dice: " sembra di essere dentro a quel gioco, Twister, dove ognuno si incastra sull'altro per stare in equilibrio nello spazio".

In Bolivar sale un venditore di rose, con un grande mazzo colorato. Si fa spazio tra la gente. Scenderà davanti al Ducale, dove ci sono i locali per andarle a vendere.

Il viaggio continua e noi cambiamo mezzo, scendiamo davanti a Santeria. Proprio lì un mercato improvvisato sul marciapiede di fronte alla banchina. Scarpe, ciotole, vestiti, sacchi, suppellettili. Il mercante nascosto dietro un grande sacco. Lì vicino c'è l'associazione Pane quotidiano. Dopo una pausa in Santeria, un luogo aperto e attivo dal punto di vista culturale, il viaggio prosegue. Un homeless prima di salure recupera da un cestino un peperone, lo pulisce e con quello sale per fare qualche fermata, scende in Piazza Lodi. 

Dopo una lunga pausa si riparte, una ragazza sale con un libro in mano e legge, la si nota perchè tutti hanno il telefono in mano. Una sudamericana parla ad alta voce, di lavoro, poco distante un uomo ciondola, sul seggiolino, completamente fatto di eroina. Non dà fastidio a nessuno, ma nemmeno il cane di un passeggero che abbaia forte lo scompone.
Siamo in Viale Molise, vediamo alcuni dei luoghi esplorati con Super, Macao, la ex Palazzina 7, da un lato le case popolari, dall'altro la grande operazione immobiliare con un cratere in mezzo che sembra una navicella atterrata  a Milano e non ancora abitata.

Salgono degli adolescenti, parlano tra loro di quanto sono stressati, del caldo, della trap, di cosa fare la sera. Si prendono in giro, scendono subito dopo. Fino a Corso Buenos Aires dove la 91 si riempie. 



Finiamo il giro alle 18:30. Notiamo che la 9091 non si aspetta mai, è puntualissima, più della metropolitana con l'orario estivo.
Sabato prossimo continueremo la nostra esplorazione sonora e visiva, di mattina durante i mercati ma anche di notte. A settembre sarà il turno di Giampiero Sanguigni e Giuseppe De Mattia che osserveranno la "circolare destra e sinistra" cercando di raccontarne dei tratti precisi. Perchè 9091 vuole essere un modo per racontare la potenza umana contenuta quotidianamente in un mezzo capace di compiere un giro perfetto attorno a Milano, segnandone bene un confine dove il prezzo delle case da una parte, rispetto all'altra, cambia nettamente. Dove al di qua e al di la di quel confine ci sono delle storie da raccontare, e soprattutto ascoltare. Ci sono luoghi da conoscere e da capire.

Alla prossima puntata!

Federica Verona

 

 

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