1 Dicembre 2016
Di
Federica Verona

Buon compleanno Super!

Super, il nostro festival lento delle periferie, compie un anno e festeggia in Bovisa con il suo quindicesimo tour.

Era il 5 dicembre quando l'anno scorso abbiamo iniziato questa lunga esplorazione nei quartieri partendo da Chiaravalle, dall'Anguriera. Perché per poter parlare di periferie, prima, le volevamo conoscere. 

In un anno abbiamo incontrato circa 77 realtà  tutte diverse tra loro, tutte spontanee, nate per colmare bisogni semplici, dal basso, da idee. Realtà sportive, culturali, teatrali, sociali, musicali, imprenditoriali. Abbiamo visitato negozi, botteghe, spazi per il cibo e la socialità, luoghi per grandi e piccoli, teatri, circoli, abitazioni, cooperative, scuole, Abbiamo ascoltato storie di progetti ambiziosi fatti con poche risorse e storie di idee diventate realtà grazie alle persone. Siamo stati accolti con affetto, curiosità e molto raramente abbiamo sentito freddezza. E soprattutto abbiamo confermato quel che cercavano dall'inizio. Ovvero che le periferie non sono solo spazi di degrado, luoghi da ricucire o da pensare dall'alto. Sono luoghi che hanno una vita propria spesso inascoltata e trascurata e che si attiva nella sua quotidianità, spesso, in totale assenza delle istituzioni, inventando pratiche e perseguendole. Rendendo i quartieri più vivi di quanto immaginiamo. 

Abbiamo girato quasi tutta Milano ma le realtà scoperte sono talmente tante che pensavamo di finire in autunno, invece solo a marzo completeremo il giro. E poi? Innanzitutto usciremo con un sito nuovo a breve, che più che essere un semplice sito sarà una archivio on line di pratiche. Poi, Insieme a tutte le realtà incontrate lanceremo un tavolo di confronto e, sempre con loro, inizieremo a sviluppare i progetti dei curatori della nostra associazione che si chiama TumbTumb e che abbiamo costituito per promuovere super.  Attiveremo dei laboratori lenti e aperti al confronto che attraverso il nuovo sito, che Mirko Spino ha pazientemente elaborato, vi racconteremo. Non ve li sveliamo subito, ma per ora possiamo solo dirvi che: Diletta Sereni andrà a scovare produttori biologici e ci farà coltivare la terra, Michele Aquila costruirà una circle line di 100 km, Gianmaria Sforza produrrà degli arredi di qualità capaci di migliorare piccoli spazi, Nicla Dattomo farà il punto sul tema del lavoro (start up e artigianato in periferia) Carlo Venegoni ed Elena Dragonetti inseguiranno i ballerini che, nei luoghi più impensabili, costruiscono scenografie pazzesche; Elisa Sabatinelli porterà la letteratura nei cortili, Filippo Romano guiderà gli studenti di una scuola in un progetto fotografico, Francesca Audisio e Igor Loddo costruiranno una sinfonia urbana e io proverò a coinvolgere 7 artisti per raccontare la 9091. E poi continueremo ad organizzare, incontrare, produrre, fare i conti e scrivere grazie al tempo generoso e prezioso soprattutto di Chiara Lainati e Isabel Gizzarelli, poi Marco Nicotra, Matteo Perego, Silvia Bovio, Valeria di Rosa e Francesco Grandi e di chi si è appassionato nel tempo a questo lavoro.

I progetti, che fortemente lavoreranno con le realtà che abbiamo incontrato, verranno messi in scena in una festa finale. Dove la parola periferia verrà decostruita e ricostruita, dove si apriranno tutte le scatole di significati possibili, si confronteranno mondi diversi, si tireranno delle fila a partire da chi la periferia la vive davvero. A Milano, in Italia, Londra, Parigi e persino New York.

Quindi, a distanza di un anno, grazie a tutti coloro che ci hanno creduto, che ci hanno incontrato, che ci hanno seguito in tour, che si sono aggiunti portando idee e che ci mettono una gran passione. Grazie davvero, dopo un anno si continua e si riparte più forti perché abbiamo davvero imparato moltissimo e un grande lavoro ancora da fare!

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