25 Febbraio 2018
Di
Federica Verona

Essere piccoli, essere grandi: il terzo laboratorio de "le 7 giornate di Super"

Sabato 10 marzo 2018 si terrà il terzo laboratorio de "Le 7 giornate di Super, il festival delle periferie" dal titolo “Essere piccoli essere grandi”. A facilitare l’incontro e lo scambio sarà Barbara Di Tomaso affiancata da Chiara Lainati del gruppo di Super. Saremo ospiti di "Sì, si può fare" nel loro negozio di prodotti biologici: "L'emozione di conoscere i sapori"https://www.facebook.com/aemocon.sapori/ in Via Tartini,14 a Milano.

 

Dopo una prima parte dalle 14.00 alle 18.00 a porte chiuse e dedicata ad alcune delle realtà che abbiamo incontrato durante i tour di Super, il laboratorio si aprirà al pubblico alle 18,30 per un momento di confronto aperto sui temi che durante il pomeriggio verranno trattati e approfonditi. Ad accompagnare il lavoro, e a mettere le proprie conoscenze al servizio della costruzione di un sapere comune, uno o due ospiti saranno protagonisti durante tutto il pomeriggio, contribuendo a fare sintesi delle varie sollecitazioni emerse nel corso del lavoro. Sarà con noi Franca Manoukian Olivetti, socia fondatrice di APS che porterà la sua esperienza sul tema.

 

“Essere piccoli, essere grandi” nasce da tutte quelle esperienze incontrate da Super nelle periferie milanesi che si sono trovate o si trovano tuttora a volersi ricollocare perché l’esperienza quotidiana sul territorio, i quartieri e i suoi abitanti e il rapporto con la città le ha messe a confronto con nuove risorse ma anche con la necessità di rispondere a nuove sfide e nuovi bisogni non solo interni ma portati anche dal territorio e dalla città stessa. Queste realtà si devono misurare con diverse scale di grandezza, appunto il piccolo e il grande, per fare appello a capacità di adattamento e trasformazioni interne, quali lo sviluppo di nuove competenze e di nuovi spazi ad esempio, per decidere in quale direzione andare. Si tratta ordini di grandezza che possono fare riferimento a dimensioni molto diverse tra di loro: i bilanci, il numero di soci, operatori e volontari attivi, l’appartenenza a reti, la capacità di impatto sui quartieri, ecc. ma che interrogano trasversalmente le realtà su alcune domande nodali:

  • Nel clima di incertezza in cui viviamo, dove la governance pubblica dei territori è molto fragile, soprattutto di quelli più periferici, e il ruolo delle realtà territoriali acquisisce sempre più importanza, come possiamo trasformarci?

  • Come possiamo cambiare in questo contesto senza snaturare i nostri valori e la nostra mission?

Nel corso del primo gruppo di lavoro inaugurato il 2 dicembre 2017 presso Casa della Carità, sono emerse alcune riflessioni interessanti di cui il lavoro del laboratorio del 10 marzo farà tesoro. Una prima riflessione importante è la quantità di dimensioni cui può fare riferimento la dicotomia piccolo/grande e quindi la necessità di approfondire queste dimensioni e individuare una lente critica che possa accoglierle tutte ma possa anche facilitare i processi decisionali che fanno parte dei cambiamenti organizzativi. Spesso infatti dall’esperienza dei partecipanti emerge un vissuto negativo della dicotomia piccolo/grande che frena i cambiamenti verso il grande per la paura di una trasformazione che fa perdere l’identità e la natura originale dell’organizzazione, ritenuta fondante e qualificante dei valori che promuove.

L’interesse dei soggetti di questo primo gruppo di lavoro si è orientato di fatto verso la necessità di approfondire gli scambi e la conoscenza di esperienze di cambiamento messe in atto, anche nell’ottica di rafforzare eventuali reti e collaborazioni. Sulla base di tutte queste sollecitazioni, si è deciso di strutturare una mezza giornata di incontro/confronto sul tema delle esperienze aperta a max 10-15 soggetti: i partecipanti condivideranno in un primo tempo le proprie storie, in una prima fase attraverso lo scambio, in una seconda fase attraverso l’analisi delle stesse per individuare i principali snodi di cambiamento in un format strutturato. A partire da questo, i partecipanti saranno poi chiamati in gruppo a discutere sugli elementi emersi per attivare riletture delle proprie organizzazioni e individuare eventuali sinergie su alcune delle criticità e risorse messe in comune.

Tutto questo lavoro contribuirà a definire un vocabolario comune sulle potenzialità e risorse della città e delle sue periferie nel proporre pratiche dell’abitare e dello sviluppo del tessuto sociale a partire dal desiderio di cura e di cambiamento che i cittadini e le associazioni hanno per la città.

 

Tutte le realtà attive nei quartieri di Milano e interessate a partecipare possono inviare una mail all’indirizzo info@iosonosuper.com "Le 7 giornate di Super il festival delle periferie" è un progetto sostenuto da European Cultural Foundation.

Testo di Chiara Lainati, fotografia di Giuseppe Blasi.

 

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